«Spesso accade che le mani sappiano spiegare un mistero attorno al quale l'intelletto si affanna inutilmente.»
Oggi sono stato al Parco regionale del Curone (Montevecchia). Non c'ero mai stato prima ed ero abbastanza indeciso, prima di partire.
Camminando ridevo pensando ai problemi che internamente costruivo (è un po' tardi, perdo altro tempo nel cucinare le uova, non è un pranzo al sacco completo, ecc...) e al coraggio necessario per scegliere qualcosa da vivere, fra le tante possibilità.
Leggevo questa mattina da Aforismi dell'inconscio (Boringhieri), che « la vita esige sempre di essere riconquistata da capo » e che anche un semplice gesto come raccoglier more ha la sua dose di volontà e partecipazione personale.
È stato un cammino affascinante, era tutto nuovo per me: la zona, i sentieri, i paesi... Cernusco... Galbusera Bianca, le varie frazioni - uno splendido agriturismo nel cuore di quest'ultima! Tedeschi! Cinque ore di cammino.
All'agriturismo mi sono fermato per riposarmi e vedere la bellezza che c'era, non per il caffè ma per disegnare due melograni; domenica è uno di quei giorni dove trovo facilmente/finalmente spazio per farlo... confesso che il disegno a matita libera è stata una forte motivazione a questo viaggio, e mi ha anche permesso di stare vicino a delle mucche per circa 15m... ma disegnare animali che si muovono, lo trovo ancora troppo complicato! Però affascinante!
Come non parlare però, di quando ho scelto, ad un bivio, di andare a destra, verso il basso. Li il sentiero si perdeva dentro il bosco.. si faceva più stretto, meno comodo e più lento. Ragni! Vipere! Più o meno proprio mentre pensavo che avrei potuto farmi male in qualche modo ecco che il piede destro scivola in avanti, il peso del mio corpo si allenta verso destra, e come un sacco, comicamente stricio nel fango.
Da cernusco è tutto,
Andrea.